martedì 8 giugno 2021

Primavere passate

 Nelle grandi città, l'altro è sempre stato visto con sospetto e un po' di fastidio: l'altro è quello che hai davanti per strada e rallenta la tua corsa verso l'ufficio; è quello che ti può rubare il posto in fila alle poste o sul tram; è il tizio pronto a chiedere la questua davanti al supermercato. Fino all'inizio del 2020, l'altro era solo potenziale fonte di noie e veniva volentieri evitato, eccezion fatta per amici e parenti. Oggi, l'altro è percepito come una minaccia mortale ed è quasi del tutto disumanizzato perché privo persino del volto.  Rivoglio le facce. Rivoglio il contatto. Rivoglio la vita di prima, anche se non era perfetta.

Questa primavera deludente dal punto di vista meteorologico (e non solo) non mi ispira quasi per nulla. Nel 2021 non ho scattato nemmeno una foto: per questo ne pubblico una del 2019, l'ultimo delle nostre vite normali. Guardo gli scatti del passato per fissare nella mente il ricordo di un mondo in cui l'altro, anche se non aveva un nome, aveva un viso, poteva donarmi un sorriso.

BAM Milano
BAM, giugno 2019


mercoledì 6 gennaio 2021

Epifania

 Le feste sono finite e siamo tutti un po' più tristi. Anche se la neve sui prati si è sciolta da un pezzo, ai bordi delle strade restano qua e là cumuli sporchi. Il sole latita e le temperature sono tutto sommato abbastanza miti, nonostante il periodo. Si ha la sensazione di vivere in una bolla, che potrebbe scoppiare da un momento all'altro... Si attende con ansia la primavera. 

Castello sforzesco

Dicembre 2008. Piazza d'armi del Castello Sforzesco e statua di San Giovanni Nepomuceno.

venerdì 1 gennaio 2021

Un nuovo inizio?

 Come sempre, il primo dell'anno è arrivato, insieme al suo carico di speranze e aspettative che, date le circostanze, sono davvero molto difficili da soddisfare. Sarà una primavera di rinascita? Usciremo finalmente dal tunnel? E Milano ce la farà a tornare the place to be, in questo tempo di viaggi negati, smart working  e south working? Ovviamente, nessuno ha le risposte, e la retorica di questi giorni non aiuta ad affrontare con serenità le sfide che attendono il Paese. Quindi, non resta che lavorare sodo e, per evitare cocenti delusioni, fare nostro un celebre adagio di queste parti: vula bass e schiva i sass!

Biblioteca Alberi Milano, Bosco Verticale

Giugno 2019. Anche se la primavera è ancora lontana, voglio iniziare l'anno fotografico con i colori dei fiori, soprattutto in una giornata uggiosa come questa. 

martedì 29 dicembre 2020

Paesaggi siberiani

 È stata una singolare esperienza, stamattina prima dell'alba, mettermi in viaggio verso il lavoro, per il consueto inventario di fine anno. Con le temperature glaciali della notte, la neve caduta il giorno prima si è  infatti trasformata in una spessa coltre di ghiaccio e i residui della pulizia delle strade, opportunamente lasciati davanti alle auto parcheggiate, hanno creato delle solide trincee ghiacciate: lascio immaginare come sia stato divertente uscire dal parcheggio, con il marciapiede a destra, a sinistra il muro di ghiaccio e davanti una pista di pattinaggio. Alla fine ce l'ho fatta, dopo aver rischiato di bruciare la frizione, il motore e tutto il resto, nonché di carambolare sulle altre auto in sosta. Per fortuna, il mio Pandino è una specie di mulo e sono arrivato sano e salvo al lavoro. Le strade principali, nonostante l'abbondanza della nevicata, sono state pulite e salate al punto giusto. Complessivamente, direi che la città ha affrontato abbastanza bene anche questa piccola emergenza nell'emergenza. 

Piazza Meda, Milano, Solare di Arnaldo Pomodoro

Dicembre 2010. Il Disco Solare di Arnaldo Pomodoro minaccia di rotolare sugli ignari passanti, in una piazza Meda gelata. 

domenica 27 dicembre 2020

È arrivata

 Attesa dai modelli meteo, la neve è arrivata puntuale. Nella notte si è formata una coltre di almeno otto centimetri, come non si vedeva da parecchi anni. Oggi, niente foto serie: la magia della neve è far tornare bambini anche quelli che hanno molte primavere sulle spalle. Buona magia a tutti!

La neve a Milano

Dicembre 2020. Questo annus horribilis ci ha fatto un piccolo dono, forse come tentativo estremo di captatio benevolentiae. 


sabato 26 dicembre 2020

Il deserto dei Tartari

 A pochi passi da Piazza della Repubblica, su viale Vittorio Veneto, sorge un imponente complesso residenziale degli anni trenta, noto come Casa della Fontana. Fa un po' sorridere, in questa Milano deserta e surreale, pensare che in quella casa abbia vissuto Dino Buzzati. Speriamo solo che l'attesa della nostra salvezza collettiva non si trasformi della difesa senza tempo di una Fortezza Bastiani. 

Casa della Fontana, viale Vittorio Veneto, Milano

Novembre 2020. Nel cortile della Casa, sorge la fontana eponima. Molti condomini milanesi, specialmente nei ricchi quartieri borghesi, custodiscono al loro interno bassorilievi o statue. Una città tutta da scoprire, la nostra bella Milano!

giovedì 24 dicembre 2020

Vigilia di non-Natale

 Piove. È giovedì. Sono a Milano. In questa vigilia di non-Natale, ho ritrovato un vecchio scatto del 23 dicembre 2008, realizzato in occasione di una visita a Milano durante i miei anni americani. Anche il 2008 fu un anno denso di accadimenti, sia sul piano personale che su quello storico, ma devo dire che le prospettive, allora, sembravano estremamente più rosee di quelle odierne (sono trascorsi dodici anni e, si sa, l'età porta saggezza e una certa dose di pessimismo). La Torre Velasca sbuca all'improvviso, imboccando via Pantano da via Festa del Perdono. Per una tragica coincidenza, la circostanza toponomastica si trasforma in una metafora dell'esistenza: siamo in un pantano (e che pantano!) e attendiamo un perdono collettivo che ci liberi da una condizione a dir poco opprimente (da cui, la Festa). Tornerò a parlare della Velasca, magari con qualche scatto più recente. Ora mi godo la pioggia e un po' di quiete domestica.   

Torre Velasca, studio BBPR, Milano

Dicembre 2008. La Torre Velasca è da alcuni considerata uno degli edifici più brutti del mondo: sui gusti non si discute, ma non sono per nulla d'accordo.


Primavere passate

 Nelle grandi città, l'altro è sempre stato visto con sospetto e un po' di fastidio: l'altro è quello che hai davanti per strada...