domenica 15 novembre 2020

Si sta come d'autunno...

 Forse non è il momento migliore per aprire un blog: con tutti i guai epocali che attanagliano questo mondo, chi può essere interessato al pensiero di uno sconosciuto? Però... il blog può anche essere evasione da una realtà che al momento si ritiene insopportabile (e quella che viviamo lo è certamente), quindi scrivere assume una valenza liberatoria: ci voglio provare, consapevole del fatto che il progetto potrà naufragare presto, per via della tempesta che infuria lì fuori o semplicemente per mancanza di tempo e ispirazione. Vorrei che questo fosse un blog fotografico sulla città di Milano, la mia città di adozione. Pubblicherò una sola foto per post (regola inderogabile). Non so se sarò in grado di scrivere ogni giorno: comunque, si tratterà di brevi note descrittive o pensieri erratici. Attenderò con ansia eventuali commenti di visitatori, abituali o occasionali. Sarà anche un'opportunità per rimettermi a scrivere, come facevo una volta, e, soprattutto, per ritornarne a fotografare la mia città. Per il momento, sarò costretto ad attingere dal mio archivio di vecchie foto; quando sarà possibile allontanarsi da casa per motivi attualmente ritenuti futili, rimetterò mano alla macchina fotografica, troppo a lungo trascurata in favore del telefono. Lo scopo di questo progetto è parlare di Milano per immagini: sarà uno stilema abusato, ma per me è la prima volta. Sebbene coltivassi da molto tempo l'idea di creare un blog con testi e foto, la spinta decisiva è arrivata leggendo l'ultimo numero de L'Espresso, in cui il Maestro Berengo Gardin si racconta a Francesca Mannocchi. Uno dei passaggi più significativi dell'intervista al grande fotografo è il ricordo della lezione del suo amico Ugo Mulas: di una foto non si deve dire che sia bella, ma che sia buona; una buona foto parla, è la sintesi di un discorso che richiederebbe troppe parole e che invece è riassunto in modo mirabile dalla giustapposizione di forme e colori catturata dall'obiettivo. Si parva licet componere magnis, vorrei che le mie foto parlassero di Milano. Tra Istria e Marche, due fermate del metrò, non c'è solo casa mia, ma un universo di architetture, persone, oggetti: questo spazio ridotto è "la mia zona," ma è anche la proiezione di una realtà urbana più vasta e complessa. Inizio da qui: ci vediamo strada facendo. Grazie sin da subito a tutti quelli che mi terranno compagnia, lungo il viaggio.

 

Maggiolina, Autunno, Milano

 ...sugli alberi le foglie: i colori autunnali di Milano non sono solo il grigio del cielo e del cemento. Tra ottobre e novembre è un'esplosione di gialli, rossi, arancioni. Non c'è bisogno di andare nel New England per ammirare questo spettacolo della Natura.

Nessun commento:

Posta un commento

Primavere passate

 Nelle grandi città, l'altro è sempre stato visto con sospetto e un po' di fastidio: l'altro è quello che hai davanti per strada...