martedì 8 dicembre 2020

Passato e presente

 Quello della Bicocca è un quartiere che suscita sentimenti contrastanti: lo si ama o lo si odia, ma raramente gli si rimane indifferenti. Inutile dire che io sono tra gli estimatori più accesi di questa grande opera di Vittorio Gregotti, recentemente scomparso. A molti la Bicocca sembra solo un agglomerato di parallelepipedi di calcestruzzo, con enormi spazi vuoti tutto intorno. A me, oltre all'indiscutibile valore architettonico di molti edifici, piace pensare che i vuoti erano una volta riempiti da catene di montaggio, binari, uomini intenti alla produzione di una ricchezza che oggi stiamo lentamente sperperando. Oggi, lì, si produce sapere, più impalpabile di treni e pneumatici, ma alla base della nostra società. E quei palazzi un po' tristi che guardano piazze deserte devono servirci come monito a non sprecare il nostro patrimonio intellettuale, come allora gettammo alle ortiche la nostra potenza industriale.

Milano, quartiere Bicocca, viale dell'Innovazione, viale Piero e Alberto Pirelli, sede Deutsche Bank

Gennaio 2017. Bianco e nero originale su pellicola.

2 commenti:

Primavere passate

 Nelle grandi città, l'altro è sempre stato visto con sospetto e un po' di fastidio: l'altro è quello che hai davanti per strada...